Un paesaggio in bianco e nero
martedì 14 giugno 2016
Paesaggio in bianco e nero
sabato 11 giugno 2016
Punta e scatta ... e rifletti e osserva e componi e ricerca ...
Punta e scatta ... la concezione base della lomography. Sono un felice possessore di una Holga 120N e una Holga 135 e con queste macchine sicuramente non si ha la possibilità di intervenire più di tanto al momento dello scatto e forse proprio per questo si ha bisogno di pensare di più, perchè gli scatti nudi e crudi che ne usciranno saranno più o meno belli in base alla composizione e al contenuto della fotografia stessa, in questo modo passeranno in secondo piano tutti i difetti delle Holga.
Così queste semplici macchine dall'uso altrettanto semplice ci fanno rallentare e pensare e osservar, tutte cose che si sono perse nell'era digitale.
Sì, la macchina funziona punta e scatta, ma la nostra mente e il nostro cuore e i nostri occhi devono lavorare insieme all'unisono per ottenere una immagine unica, unica non perchè è stata fatta con la pellicola, unica perchè è stata fatta con una parte di noi.
L'Holga e le sue sorelle stanno ridando un'anima alla fotografia.
Ogni volta che si fa click l'immagine è stata impressionata in modo irreversibile su quel pezzo di pellicola e il risultato sarà visibile solo al momento dello sviluppo e della stampa, se avrai ragionato giusto il risultato sarà ciò che ti aspettavi, oppure no.
Fortuna? No, non è fortuna, è solo attenta riflessione e osservazione.
Sicuramente i primi rullini saranno magari deludenti, ma i risultati arriveranno e saranno densi di significato e bellezza emotiva con un fascino tutto particolare che solo queste macchine possono regalare.
Così queste semplici macchine dall'uso altrettanto semplice ci fanno rallentare e pensare e osservar, tutte cose che si sono perse nell'era digitale.
Sì, la macchina funziona punta e scatta, ma la nostra mente e il nostro cuore e i nostri occhi devono lavorare insieme all'unisono per ottenere una immagine unica, unica non perchè è stata fatta con la pellicola, unica perchè è stata fatta con una parte di noi.
L'Holga e le sue sorelle stanno ridando un'anima alla fotografia.
Ogni volta che si fa click l'immagine è stata impressionata in modo irreversibile su quel pezzo di pellicola e il risultato sarà visibile solo al momento dello sviluppo e della stampa, se avrai ragionato giusto il risultato sarà ciò che ti aspettavi, oppure no.
Fortuna? No, non è fortuna, è solo attenta riflessione e osservazione.
Sicuramente i primi rullini saranno magari deludenti, ma i risultati arriveranno e saranno densi di significato e bellezza emotiva con un fascino tutto particolare che solo queste macchine possono regalare.
sabato 4 giugno 2016
Cara Holga 135!!!
Bene il rullino lavorato a caffè e Svelto, il famoso detersivo, si è asciugato ed è finito sulla mia Holga135. Lo so avevo scritto che l'avrei messo sulla F90... ma un rullino così può andare solo su una macchina lomografica! (Ricordate? Mescoliamo tutto)
Perchè questa decisione ? Finalmente ho fatto sviluppare il rullino Kodak Ektar 100 che avevo montato ormai un anno emmezzo fa, e i risultati mi sono piaciuti, mi hanno dato dei colori e delle sfocature particolari che ho adorato.
Qualcuno potrebbe pensare che la fotografia non è ottenere risultati a "caso" e che questi siano risultati a caso... invece no! Nonostante la macchinetta plasticosa i risultati sono tutti dovuti a scelte che ho fatto al momento dello scatto.
Foto del duomo: il lampione in primo piano è sfocato, non è sfocato a caso, era a meno di cinque metri da me, ho ruotato la ghiera della messa a fuoco (se così si può chiamare) su infinito, sapendo che il lampione sarebbe venuto sfocato.
Secondo scatto: volevo la neve bianca e ho messo il diaframma a f8, nonostante fosse presente abbastanza sole per scattare a f11, il colore della pellicola, una pellicola calda, ha dato l'effetto violaceo.
L'ultima foto è una lunga esposizione. Montato la mia Holga su cavalletto, montato scatto flessibile, calcolato tempo di esposizione e foto fatta come volevo in modalità BULB.
Ok alcuni risultati saranno fortuiti, ma senza le basi giuste non si ottiene molto.
Non sono un "lomografo", difficilmente mi limito a puntare e scattare, anche con l'Holga penso ed elaboro ogni scatto, tenendo presente lo scostamento tra mirino ed obiettivo.
Ed ora via con le doppie esposizioni e i tempi lunghi.
Ah dimenticavo! Sviluppo di un rullino da 24 euro 2.70
Costo del rullino euro 3.50
Se non sei un click dipendente non ha costi proibitivi la pellicola.
Perchè questa decisione ? Finalmente ho fatto sviluppare il rullino Kodak Ektar 100 che avevo montato ormai un anno emmezzo fa, e i risultati mi sono piaciuti, mi hanno dato dei colori e delle sfocature particolari che ho adorato.
Qualcuno potrebbe pensare che la fotografia non è ottenere risultati a "caso" e che questi siano risultati a caso... invece no! Nonostante la macchinetta plasticosa i risultati sono tutti dovuti a scelte che ho fatto al momento dello scatto.
Foto del duomo: il lampione in primo piano è sfocato, non è sfocato a caso, era a meno di cinque metri da me, ho ruotato la ghiera della messa a fuoco (se così si può chiamare) su infinito, sapendo che il lampione sarebbe venuto sfocato.
Secondo scatto: volevo la neve bianca e ho messo il diaframma a f8, nonostante fosse presente abbastanza sole per scattare a f11, il colore della pellicola, una pellicola calda, ha dato l'effetto violaceo.
L'ultima foto è una lunga esposizione. Montato la mia Holga su cavalletto, montato scatto flessibile, calcolato tempo di esposizione e foto fatta come volevo in modalità BULB.
Ok alcuni risultati saranno fortuiti, ma senza le basi giuste non si ottiene molto.
Non sono un "lomografo", difficilmente mi limito a puntare e scattare, anche con l'Holga penso ed elaboro ogni scatto, tenendo presente lo scostamento tra mirino ed obiettivo.
Ed ora via con le doppie esposizioni e i tempi lunghi.
Ah dimenticavo! Sviluppo di un rullino da 24 euro 2.70
Costo del rullino euro 3.50
Se non sei un click dipendente non ha costi proibitivi la pellicola.
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giovedì 2 giugno 2016
Una Venezia comune non poi così comune
Dopo aver visto la bellissima esposizione di Helmut Newton a Venezia, io e i miei compari abbiam deciso di perderci per i vicoli meno conosciuti della famosa città... ed ecco una Venezia comune non così comune, forse a volte con una punta di cinismo che però non è lontano dalla verità di questa città dai due volti.
Panorama veneziano comune e rivisitato
Passeggiata veneziana comune e rivisitata
Edificio veneziano comune e rivisitato
Edificio veneziano comune e rivisitato
Crisi ?
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