lunedì 25 aprile 2016

Effetto fantasma... ottenerlo direttamente in camera

L'effetto fantasma è un effetto, a mio parere, interessante. Lo si può ottenere attraverso due scatti, lavorandoli poi con programmi di grafica, oppure direttamente in camera.
Giusto per intenderci l'effetto fantasma è questo:




Una persona o un oggetto semitrasparente.
Attrezzatura necessaria: cavalletto, scatto remoto, un pannellino nero, un flash.
Bisogna settare la macchina fotografica in modo tale che per impressionare il sensore o la pellicola con una esposizione corretta ci vogliano almeno una quindicina di secondi circa, tenendo conto dei tempi di oscuramento dell'obbiettivo e, nel caso della pellicola, del difetto di reciprocità.
Come si agisce:
si monta la macchina sul cavalletto, si sceglie l'inquadratura, si esegue la messa a fuoco, magari aiutandosi con una torcia per illuminare la scena ed aiutare la macchina, o il nostro occhio, a mettere a fuoco. 
Togliere, se attiva, la messa a fuoco automatica, far partire lo scatto tramite comando remoto (cavetto, o telecomando, nel caso non li abbiate fate partire l'esposizione con l'autoscatto della macchina). 
Oscurare l'obiettivo con il pannellino nero il tempo necessario per far mettere la persona nel luogo scelto, o depositare l'oggetto,  togliere il pannellino dal davanti dell'obbiettivo. 
Maggiore sarà il tempo in cui la persona, o l'oggetto, rimarranno al loro posto e maggiore sarà la loro "densità".
Coprire di nuovo l'obiettivo, far spostare la persona o l'oggetto, e terminare l'esposizione della scena.

Coprire l'obiettivo serve ad evitare "strisciate" in movimento sull'immagine finale.
Nulla vieta di far posizionare la persona in più posti ed avere tanti fantasmi nello stesso scatto.
Uno sfondo chiaro renderà l'impronta del fantasma meno densa, viceversa, uno sfondo scuro la renderà più palpabile. 
Se avete uno sfondo scuro, dare un colpetto di flash sulla zona in cui si posizionerà il fantasma aiuterà ad rendere l'immagine meno palpabile.

Buon divertimento.


mercoledì 13 aprile 2016

La ruggine dell'ispirazione

Non so se c'entra con la fotografia, in particolar modo con la mia fotografia, che spesso è descrittiva e realistica, realistica quanto può essere una fotografia ovviamente.
L'ispirazione sul COSA fotografare, più che sul COME ... 
Cosa fotografare... e più che il cosa, è il perchè. 

Non riesco più ad uscire con la macchina fotografica e fotografare semplicemente quello che mi circonda, devo sempre avere un progetto, una motivazione, una idea.
Mi sento bloccato, impantanato, quasi fermo, in un mondo che rotola troppo veloce per la mia osservazione e non riesco più a cogliere momenti che giustifichino quella piccola pressione.

Mi sento calpestato da una mandria impazzita di immagini digitali, alcune meravigliose, altre pietose. 
Contrasti imponenti di artistico e pseudo artistico, contrasti di sedicenti fotografi che fanno workshop su workshop e che alla fine non lasciano nulla, se non una misera traccia di banalità nella memoria.
Così con queste idee e pensieri nella testa, la mia ispirazione è tramortita, appesantita, lontana e in profondità. 
Barlumi di idee si accendono, per presto spegnersi, nella goccia e nel pensiero della banalità.
Seleziono, seleziono e seleziono e alla fine rimane una foto, uno scatto e forse nemmeno quello e allora parcheggio l'idea lasciandola maturare e intanto l'ispirazione si arruginisce.
Forse dovrei iniziare a scattare di più, ma potrebbe servire? Per la legge dei grandi numeri sicuramente una buona ci sarà, ma poi? Poi quell'unica buona uscita sarà ripetibile? 
La ruggine dell'ispirazione che non c'è ... vado a cercare ispirazione e nel frattempo metterò un po' d'olio.
Buona serata



Sara Schwarz





Questa immagine è uno dei risultati ottenuti grazie alla modella Sara Schwarz durante un interessante workshop di fashion, glamour e nudo femminile.
La bravissima modella ha spiegato in modo attento e preciso le differenze tra i vari stili di nudo e poi ha guidato i nostri obiettivi interpretando, direi, in modo superbo, tantissime pose.
La professionalità di Sara, mista alla simpatica ironia, la rende una modella veramente brava.
Quindi, fotografo "inesperto" (cioè che non ha mai lavorato con modelle) + modella esperta iuscirà ad ottenere buone immagini da subito.