sabato 4 aprile 2020

Estratto da Racconti Brevi: un micro girone di follia

Un racconto tratto da Racconti brevi: un micro firone di follia

L'ANELLO

Gli anelli, è tutta colpa degli anelli. 
Dovevo pensarci prima. 
Aspetta dottore. Aspetta ancora cinque minuti poi mi alzo, ma prima devo spiegarti perchè e posso spiegartelo solo da qui mentre mi specchio in me stesso. 
Gli anelli mi hanno sempre portato sfortuna e ogni volta mi hanno lasciato dolorante. 
Anelli. 
Tutto è iniziato quando all'età di otto anni trovai un piccolo anellino nell'uovo di Pasqua. Era bellissimo: c'era scritto dipinto a mano. È l'unico che ricordo bene. Lo regalai ad una mia compagna di classe e dopo questo funesto omaggio lei smise di parlarmi e pensare che fino al giorno prima ci vedevamo tutti i pomeriggi. 
All'età di vent'anni, dopo due anni di felice fidanzamento, regalai una fedina d'oro alla mia ragazza: dopo sei mesi mi lasciò per un altro. 
A trent'anni, dopo quattro anni passati insieme, regalai un solitario alla mia fidanzata: in una settimana sparì dicendomi che non se la sentiva di impegnarsi troppo. 
A quarantasei anni, dopo sei anni di assidua frequentazione, regalai un grosso solitario alla mia ennesima fidanzata che mi lasciò poco dopo per un'altra... sì un'altra. 
Vedi dottore? 
È sempre stata colpa degli anelli e ogni volta è stato un dolore che si è espanso in ogni cellula del mio corpo, lasciandomi a terra dolorante lacero spezzato. 
Ora a quarantasette anni mi ritrovo steso a terra in questa cantina semibuia a parlare del mio fato con uno sconosciuto. 
Anche questa volta, dottore, è stata colpa di un anello. 
Dimmi se sbaglio dottore, correggimi e dimostrami che non è vero: un cappio non è forse un anello regalato alla Morte? 
Guarda! 
Anche lei si è spaventata davanti ad un mio anello, anche lei mi ha lasciato a terra dolorante e straziato e lacero e spezzato.
Guardo là in alto dottore perchè c'è uno specchio: un troncone di corda ormai vecchia, straziata e lacerata e spezzata che non è stata in grado di sopportare il peso di una vita. 
Anelli. 
Lasciami qui steso ancora cinque minuti. 
Ancora cinque minuti per guardarmi, riflettere su quello che sono diventato. 
Maledetti anelli. 
Tutta colpa degli anelli.

1 commento: