sabato 18 aprile 2015

La prima immagine "dal Guareschi"

La prima immagine che mi è balzata in mente la trovo semplicemente spettacolare.
Tratta dalle cronache di Giovannino Guareschi, vedo l'immagine stampata nella mia testa, già pronta, già lì, in attesa di essere fermata dal click della macchina fotografica, in attesa di prender vita dalle parole di Guareschi.
La complessità di tale immagine è pari solo alla sua semplicità... e qui qualcosa non mi torna, o meglio mi torna giusto e mi complica la vita.
LA TECNICA! La tecnica per fare questa immagine così semplice è quantomai complessa.
Ovvio: la semplicità è data dalla complessità di cui è composta.
Così ho studiato lo schema luci che sarà relativamente complesso per ottenere la semplice immagine che voglio ottenere.
Ecco lo schema luci:


Sono un grande disegnatore, lo so.
La scena sarà ripresa dall'alto, vista aerea, le luci arriveranno dall'alto sparate dai due softbox e saranno tagliate sotto.
Il pannello riflettente, posto inclinato, quasi sopra la scena servirà ad "illuminare" con la luce naturale della scena il sotto.
Tutta questa finzione per rendere la fotografia il più vicino possibile alla vista reale della scena stessa ... misteri della fotografia.
Dopo aver studiato lo schema luci, per eliminare le bruciature, e piegare la luce al mio volere, si pone l'ennesimo problema: dove?
La location deve essere facilmente raggiungibile e poco trafficata.
Deve essere scura, ma non troppo...
Ora mi accingo ad iniziare la ricerca per la prima location.
P.S.
Per il secondo scatto avrei bisogno di una baionetta, o simile, qualcuno saprebbe indicarmi dove potrei trovarla?

venerdì 10 aprile 2015

Immagini "dal Guareschi"

Con un titolo molto dialettale continuo a condividere la mia proiezione mentale/immaginografica su Giovannino Guareschi.
Sempre più ardua è la strada sul filo del racconto e della introspezione.
Pensare di ritrarre un personaggio come Guareschi attraverso i suoi libri attira sempre di più la mia voglia di conoscenza. 
Individuata una persona che l'ha conosciuto personalmente, sto meditando di andarla ad intervistare ... e questo progetto fotografico sta diventando quasi una ricerca giornalistica/storica.
Il taccuino delle idee si gonfia di spunti.
Leggendo i suoi articoli di cronaca sembra quasi di avere a che fare con un "monello" che si diverte a molestare, in modo innocente, questa o quest'altra persona, a volte, addirittura, arriva a molestare la società.
Giovane giornalista di cronaca dalla idee chiare e nette velate dal quel suo modo tutto speciale di parlare, a volte, del nulla, o del tutto.

lunedì 6 aprile 2015

Pressato dal traffico

 In un mondo così caotico e organizzato in modo altamente disorganizzato, per molte persone diventa un lusso permettersi due passi a piedi o in bicicletta.
La situazione si aggrava man mano che ci si avvicina alle grandi metropoli, dove la bicicletta è utilizzata come mezzo di trasporto, più veloce che i propri piedi, e meno inquinante di un motorino nonchè mezzo veloce con il quale il ciclista non rischia multe, ma solo la vita. 
Non me ne abbiano a male i ciclisti di città, ma il loro modo di correre e divincolarsi nel traffico, imboccando sensi unici al contrario, scavallando marciapiedi e suonando il brillante campanello al bisogno, sono abbastanza pericolosi e così, altamente concentrati per arrivare il prima possibile al punto di ritrovo stabilito, si perdono il gusto della pedalata.

 Pressato dal traffico

La bicicletta e la passeggiata così rilassanti, nel mondo moderno, altamente disorganizzato nella sua splendida organizzazione (se fosse organizzato bene non saremmo tutti di corsa come dei forsennati o no?), ha tolto il piacere di dire: vado a fare due passi per godermi la bella giornata. NO! Vado a fare due passi perchè ho i trigliceridi alti! (siamo tutti altamente informati sui termini medici che fanno male alla salute), e così la sera estiva i parchi pullulano di persone che, affannate dalla pressione dei trigliceridi, passeggiano alla velocità dei sette  chilometri orari. 
Tu, che stai camminando senza meta alcuna, ma solo per il piacere di farlo, ti ritrovi in un traffico umano di pedoni e ciclisti che, quasi fossero ancora in catena di montaggio, hanno mantenuto il ritmo della giornata frenetica e altamente disorganizzata nella sua organizzazione.
Ormai il traffico ci assilla, ci investe, ci preme: traffico d'auto, traffico di biciclette, traffico di pedoni/corridori e se non vuoi trovarti steso a terra devi correre, infilarti nella scia, scansarti, tenere i sensi all'erta per evitare di essere investito e così perdere il gusto di camminare solo per il gusto di farlo pensando a quello che stai pensando.

sabato 4 aprile 2015

Next Work - Giovannino Guareschi

Il prossimo progetto fotografico sarà sullo scrittore Giovannino Guareschi.
Questo progetto fotografico, abbastanza ambizioso, è già iniziato da un mese e al momento ho scattato zero fotografie ma studiato molto.
La mia ignoranza in materia mi ha colto di sorpresa... sapevo che Guareschi era della mia zona, l'amata "bassa" parmense, ma scoprirlo Artigliere Contraereo come lo son stato io, sebbene con incarichi molto differenti, mi ha colto di sorpresa e ravvivato l'interesse. Così, dopo aver rispolverato i brillanti libri di Don Camillo, mi accingo a leggere i suoi articoli giornalistici e le sue novelle.
Il taccuino delle idee (sono ancora all'antica ... viaggio sempre con un piccolo taccuino ed una matita per fermare le idee ed i pensieri) si sta riempiendo di pensieri, schemi luce e schizzi delle probabili future fotografie.


Sito Web

Finalmente, dopo lungo tentennare, alla ricerca di qualcosa che mi piacesse, ho trovato in Jimdo il provider giusto per i miei gusti.
Più e più volte mi ero ripromesso di "codare" personalmente il mio sito web, ma il tempo è sempre così scarso e quel poco preferisco utilizzarlo per fare qualche scatto fotografico.
Perché un sito web? Un sito web è statico, è come un macigno piantato nella terra, è lì, fermo, la sua sola presenza dice: ci sono. Facebook è troppo volatile, soprattutto nelle ore di punta dove il proprio pensiero o espressione viene ben presto lasciata indietro prima ancora che qualcuno l'abbia potuta notare. Il blog, anche se meno volatile di FB, se non è seguito diventa presto un flebile ricordo.
Il sito web invece è lì. Immobile. Chi visita un sito web sa che è una cosa lenta, che viene aggiornato, magari, ogni due, tre mesi. Un sito web non ha la scadenza come un articolo di un blog.
Finalmente ho fatto il mio sito, ma non abbandonerò il mio caro vecchio blog. L'assenza prolungata da queste pagine si alterna a momenti di vitalità acuta e questo dipende dal progetto che sto sviluppando o meno.
Ecco il link al mio nuovo sito, che con molta fantasia ho chiamato DanielePorcari .
Sul sito troverete i progetti finiti e le immagini che più mi piacciono, nonché una comoda scheda per potermi contattare.
Ciao a tutti, a presto.