domenica 28 aprile 2013
Diaframma e profondità di campo.
Diaframma : in parole semplici e chiare è il buco dell'obbiettivo che si apre per far passare la luce e impressionare il sensore o la pellicola. Numeri bassi di diaframma indicano un buco più grande, numeri alti un buco più stretto.
La dimensione del diaframma è indicata da F seguita da un numero : F1.8, F2, F2.8 ecc ecc
Più il diaframma è aperto e più entra luce quindi si avrà bisogno di tempi di apertura minori rispetto ad un diaframma più chiuso perciò quando si parla di obbiettivi luminosi si intendono obbiettivi che hanno un diaframma con numero basso .
Oltre il tempo di scatto, un altro fattore legato al diaframma, è la profondità di campo .
La profondità di campo è quella variabile che ci permette foto più o meno nitide esempio pratico : per un ritratto ed ottenere uno sfondo sfocato omogeneo è buona cosa mantenere un diaframma molto aperto che limiterà la profondità di campo, quindi la nitidezza della foto sarà limitata al soggetto fotografato regalando così uno stupendo bokeh (fondo sfocato) e facendo risaltare il soggetto .
Per fotografare un paesaggio, invece, sarà ottimale mantenere il diaframma il più chiuso possibile.
La profondità di campo varia anche in base alla distanza del soggetto fotografato : più si è vicini al soggetto più diminuisce la profondità di campo e viceversa .
Le spiegazioni tecnico matematiche le potete trovare in tantissimi altri posti e spiegate meglio .
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