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mercoledì 31 dicembre 2014

Esercizi fotografici

Direttamente dalle dita di Stefano Corso dieci utili consigli per migliorare il modo di scattare le proprie fotografie.

Assolutamente da leggere, come tutti gli altri interessanti articoli e se siete vicini ad un posto dove terrà un workshop non mancatelo, sarà una grande ed interessantissima esperienza.
Con questo vi saluto.
Aguri di un una buona fine e un bellissimo anno nuovo.
Buona Luce a tutti

domenica 26 ottobre 2014

Fotografia di paesaggio


Pioppeto all'alba
f8 35mm iso 100
Esposizione +1 per ottenere una buona esposizione a destra.
Posto-produzione
Ho abbassato la curva di viraggio sulle alte luci e l'ho mantenuta lineare nelle ombre e nei neri,
ottenendo così un cielo azzurro con le nuvole ben in dettaglio e tutti i particolari delle piante.
Ho alzato il cursore dei Bianchi per mantenere la luminosità.

sabato 4 ottobre 2014

Sunrise

Macchina fotografica su cavalletto, scelta dell'inquadratura,  iso 100, cavetto di scatto, diaframma chiuso fino a f22, filtro a lastra neutro digradante. Posizionare in priorità di diaframma: al sorgere del sole iniziare a scattare spostando l'esposizione verso l'alto cercando la migliore esposizione a destra possibile. Continuare a scattare finché il sole é nell'inquadratura scelta, di solito si hanno 5 minuti prima che la posizione del sole sia completamente cambiata.
Alba vista dalla cima del Monte Tavola

mercoledì 17 settembre 2014

Fotografia Panoramica

La fotografia panoramica permette di ottenere scatti molto larghi, ma questi scatti come si possono effettuare ?
I metodi sono due : avere una fotocamera grande formato oppure utilizzare la macchina fotografica su di una testa panoramica.
Una testa panoramica è un utile strumento da montare sul treppiede e ci permette di allineare il fulcro dell'obiettivo al fulcro su cui gira la macchina fotografica.
Utilizzando una testa panoramica non si avranno più errori d'asse delle immagini ed il collage in post produzione sarà perfetto.
Come si scatta una fotografia panoramica.
Per effettuare una buona panoramica non basta far girare la macchina fotografica sul cavalletto, ma bisogna, dati come valori fissi ISO e Diaframma, calcolare il tempo di esposizione corretto per tutta l'immagine che si vuole riprendere.
Per calcolare questo valore bisogna cercare le zone più chiare del paesaggio che si vuole immortalare, dopo di che si cerca la massima esposizione a destra possibile, trovato questo valore si controlla, facendo un rapido scatto di prova che le zone più scure non perdano dettaglio.
Trovato questo valore è buona cosa bloccare il valore del bilanciamento del bianco sul preset che più si addice o dando un valore personale.
Ora si può iniziare a scattare la panoramica: da sinistra verso destra, per avere gli scatti già ordinati nella sequenza corretta.
Si potrebbe pensare che per il paesaggio un grandangolo possa bastare, ma non è così. Il grandangolo applica alle immagini delle distorsioni, che si possono essere facilmente corrette, ma queste correzioni "ritagliano" parti di immagine.
Una foto panoramica di panorama può essere effettuata con un teleobiettivo, quindi andiamo ad avvicinare e visualizzare zone e dettagli che con il semplice grandangolo non si possono vedere molto bene. Il tele solitamente appiattisce le distanze e toglie la prospettiva, ma l'utilizzo di una testa panoramica collegata ad un teleobiettivo "ricrea" la profondità d'immagine.


Questa panoramica, scattata dalla cima del Monte Lama, è stata effettuata con un 80-200 a 100 mm di lunghezza focale, f11, 100 iso, il tempo di esposizione a 1/200, cioè quel valore che mi permetteva di non perdere le alte luci e nemmeno i dettagli nelle ombre.
La panoramica è fatta su tre file da 11 scatti l'una.
Il primo scatto e l'ultimo di ogni fila devono contenere per due terzi parti di paesaggio che non ci interessano: infatti il collage in post produzione deformerà tantissimo i lati della panoramica.
La prima fila in alto, come l'ultima fila in basso, per ogni scatto, devono contenere sempre i due terzi di immagine inutile per ovviare, come per gli scatti esterni, alle deformazioni del collage.
Io sovrappongo ogni scatto di un terzo del precedente e mi trovo molto bene, c'è chi sovrappone il cinquanta percento o i due terzi.
Prossimamente i programmi per costruire le panoramiche.


giovedì 28 agosto 2014

Quando la fotografia di strada

Quando la fotografia di strada diventa arte, espressione muta dalle mille parole che racconta storie di vita, future, probabili o solo scene stupende entra in campo Stefano Corso, www.stefanocorso.it

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un suo workshop qualche mese fa e da allora il mio punto di vista fotografico è cambiato. (E da allora penso che lui abbia un'allergia al foro stenopeico ... prima o poi vi farò vedere alcuni lavori che ho fatto).

Due sono state le cose che più mi hanno colpito di questo fotografo: la semplicità con cui espone e spiega concetti complessi e la disponibilità, ma non una disponibilità "fasulla" legata al fatto che lui è lì perchè pagato, ma proprio perchè ama il suo mestiere e adora spiegare alle persone il semplice complesso mondo della fotografia.

Un consiglio spassionato: se vi capita un suo workshop nelle vicinanze di casa vostra andateci anche se lo street non è il vostro genere.

Una delle sue tante foto che ammiro.


Le fotografie di Stefano Corso non sono mute, ma diventano dei canta storie: leggi questa fotografia, immagina la storia che Corso ha catturato.

martedì 15 aprile 2014

Fotografia pratica pochi passi per migliorare le tue fotografie


Close-up di panorama in bianco e nero di vigneti collinari




La fortuna aiuta gli audaci.
La fotografia è arte espressiva, ma conoscerne le regole base e le tecniche pratiche fondamentali aiuta l'espressione artistica e visiva della fotografia.
L'ebook Fotografia Pratica aiuta ad affrontare nel modo migliore, direttamente in camera, diverse situazioni di luce complessa permettendo di evitare molte pratiche lunghe e noiose di post-produzione.

domenica 9 febbraio 2014

Cielo pallido ? Sistemalo con Gimp

Gimp è un programma di fotoritocco liberamente scaricabile da Internet e funzionante su tutti i sistemi operativi più utilizzati.

Se i vostri panorami sofrono di cieli pallidi, per sistemare le cose basta simulare un filtro a densità neutra graduato.

Dopo aver aperto l'immagine che soffre di cielo pallido creare un nuovo livello:





Nel nuovo livello creato applicare una sfumatura a gradiente :


Applichiamo la sfumatura gradiente partendo dall'alto verso il basso :




Dopo di che dal menu colore selezioniamo colore ad alfa.
Il bianco diventa trasparente.
Dal menu filtri applichiamo sfumatura gaussiana 500.
Infine al livello diamo l'impostazione sovrapposto.


Ecco l'immagine prima:





Ed ecco l'immagine dopo:




Il blu del cielo è diventato più intenso e la nuvola più dettagliata e corposa.


 Le soluzioni del ritocco software sono sempre dei "ripieghi" che non possono trasformare le fotografie, quindi solo un buon negativo digitale può permettere di ottenere il massimo dalle vostre fotografie.



domenica 19 gennaio 2014

Le Basi della composizione fotografica

Titolo: Le basi della composizione fotografica
Autore: Porcari Daniele





 Alla base della fotografia c'è la pittura, alla base della pittura c'è la composizione. 

La differenza tra un pittore ed un fotografo è questa : 

il pittore dispone gli oggetti sulla sua tela a piacimento creando il giusto punto di vista, il fotografo deve spostarsi fino a trovare il giusto punto di vista per disporre gli oggetti sulla sua "tela" nel modo voluto.



Un libro adatto a tutti coloro che vogliono ottenere qualcosa in più dalle proprie fotografie, non occorre una reflex o l'ultimo modello di macchina fotografica per ottenere foto piacevoli, occorre solo l'occhio del fotografo che disponga gli oggetti in modo corretto.

domenica 28 aprile 2013

Diaframma e profondità di campo.

Diaframma : in parole semplici e chiare è il buco dell'obbiettivo che si apre per far passare la luce e impressionare il sensore o la pellicola. Numeri bassi di diaframma indicano un buco più grande, numeri alti un buco più stretto. La dimensione del diaframma è indicata da F seguita da un numero : F1.8, F2, F2.8 ecc ecc Più il diaframma è aperto e più entra luce quindi si avrà bisogno di tempi di apertura minori rispetto ad un diaframma più chiuso perciò quando si parla di obbiettivi luminosi si intendono obbiettivi che hanno un diaframma con numero basso . Oltre il tempo di scatto, un altro fattore legato al diaframma, è la profondità di campo . La profondità di campo è quella variabile che ci permette foto più o meno nitide esempio pratico : per un ritratto ed ottenere uno sfondo sfocato omogeneo è buona cosa mantenere un diaframma molto aperto che limiterà la profondità di campo, quindi la nitidezza della foto sarà limitata al soggetto fotografato regalando così uno stupendo bokeh (fondo sfocato) e facendo risaltare il soggetto . Per fotografare un paesaggio, invece, sarà ottimale mantenere il diaframma il più chiuso possibile. La profondità di campo varia anche in base alla distanza del soggetto fotografato : più si è vicini al soggetto più diminuisce la profondità di campo e viceversa . Le spiegazioni tecnico matematiche le potete trovare in tantissimi altri posti e spiegate meglio .

mercoledì 27 marzo 2013

Fotografare le trasparenze del vetro


Un calice di cristallo con il riflesso del gambo e la luce uniforme dietro. Come si ottiene ?
Una sola luce che punta sullo sfondo posta dietro al soggetto. Il soggetto appoggiato
su una lastra di plexiglass trasparente , messa a fuoco sul centro del bicchiere, diaframma a F3.5 abbastanza alto per mettere a fuoco anche le bombature del calice e ottenere una soffice effetto bokeh sullo sfondo. Macchina fotografica ad altezza del tavolo su cui è posato il soggetto.

Lo sfondo è , in questo caso, un muro di colore chiaro. Il colore dello sfondo viene riflesso, come il gambo del bicchiere, dal plexiglass.

Cambiando colore allo sfondo si cambia colore a tutta l'immagine,

Ecco lo schema :





Visita il mio portfolio su istock .



lunedì 18 marzo 2013

Qualche consiglio che può fare la differenza

Scattare utilizzando il formato RAW . Questo formato permette di raccogliere molte più informazioni visive soprattutto sulla profondità di colore e sullo spettro tonale . Con il formato RAW si potranno modificare in post produzione valori che, se salvate le immagini in tiff o jpg, non potrete cambiare, come per esempio esposizione, bilanciamento del bianco. Il formato dell'immagine raw è tra i 12 e i 14bit permettendo quindi di modificare anche i colori senza il rischio di avere delle quantizzazioni diversamente da come potrebbe succedere in un semplice file jpg o tiff a 8 bit.
Controllo dell'istogramma . Controllare l'istogramma dopo ogni scatto ci può permettere di capire molto dalla fotografia : esposizione, luminosità e contrasto, tutte cose difficilmente valutabili dal piccolo schermo della macchina. Se l'istogramma presenta picchi all'estremo destro o all'estremo sinistro vuol dire che la foto è sottoesposta nel primo caso oppure sovraesposta perdendo dettaglio nelle ombre o nelle alte luci. Se l'istogramma non raggiunge la parte sx o dx e c'è una concentrazione di dati nel centro vuol dire che c'è poco contrasto e tantissimi mezzi toni. Una forma a "U" indica un buon contrasto.
Utilizzare un cavalletto treppiede o un monopiede. Sembra molto banale, ma spesso non viene usato. Evita tantissimi micromossi, permette scatti multipli con esposizioni diverse e impostazioni diverse della macchina senza dover ogni volta ricercare la composizione dell'immagine.
Cambiare punto di vista. Non bisogna limitarsi a scattare in piedi . Scattare da una scala o coricati . La stessa immagine può cambiare completamente effetto. Scattare sia con la macchina in orizzontale che in verticale . Un panorama in verticale può diventare molto particolare oppure un ritratto di persona in orizzontale colpire maggiormente l'attenzione. Provare anche con formati diversi dal 2:3 delle reflex : il 16:9, o il 4:3 oppure il formato quadrato.
Alti iso ? Se obbligati ad usare valori ISO alti, creando così molto disturbo, scattare con buona profondità di campo e zone con molti dettagli contribuiscono a nascondere il disturbo.